martedì 13 dicembre 2011

Viva la libertà di stampa!

di Emanuela Vozza

Al di là delle alterne vicende con i colleghi musicisti timorosi di infangarsi la reputazione con una fantomatica bufala da web o convinti di potersi salvare ripiegando su geniali alternative, nonché con gli animalisti vegani che, avendo scoperto 15 giorni fa l'esistenza delle corde di budello ci hanno per lo più identificato come una nuova e incresciosa categoria di maniaci assassini recidivi senza scrupoli, il problema più spinoso l'abbiamo avuto con la stampa.

In Italia abbiamo una lunga esperienza da cittadini disinformati a mezzo stampa, ma se non si vive la notizia "dall'interno" si fa fatica a capire quali dinamiche possano intercorrere fra il fatto, la comunicazione del fatto, la comprensione del fatto e le necessità editoriali.
Ovviamente non tutti gli articoli  (e i giornalisti) hanno sommerso le nostre informazioni documentate con esternazioni sensazionalistiche o satira flamboyant, alcuni anzi si sono mantenuti neutrali, altri ancora sono stati davvero disponibili e puntualissimi, ma fra tutti questi, provate ad immaginare quali hanno avuto la maggior diffusione nel web?
Qui vi riporto un piccolo campionario misto, vario ed eventuale di alcuni articoli che sono apparsi anche in importanti testate nazionali e internazionali.

The Telegraph, 27 novembre 2011 (testo in inglese)

Frankfurter Allgemeine - Feuilleton, 28 novembre 2011 (testo in tedesco)

De Tijd, 25 novembre 2011 (traduzione in francese)

Mail Online, 28 novembre 2011 (testo in inglese)

Diario Ámbito Financiero, 7 dicembre 2011 (testo in spagnolo)

Reason.com, 29 novembre (testo in inglese)


Ad ogni modo, il nostro ringraziamento sincero va a tutti i giornalisti che si sono occupati, ognuno a modo suo, della realtà delle corde di budello (anche perché moltissimi, non se ne sono occupati affatto, pur essendo il caso giornalistico ghiotto da molti punti di vista). Si tratta infatti di un'Arte talmente sommersa, che credo sia in assoluto la prima volta nella storia contemporanea che questo umile e nobile strumento sale sulla ribalta della stampa internazionale, per di più passando per il web... è il caso di dire: "budello 2.0"!

Una menzione a parte va fatta per la comunicazione ufficiale con cui l'Unione Europea ha smentito le accuse della stampa sensazionalistica, la trovate qui:
http://ec.europa.eu/deutschland/press/pr_releases/10327_de.htm
E nel prossimo link la nostra risposta ufficiale a quanti ancora una volta ci hanno accusato di "bufalismo" avendo erroneamente interpretato l'articoletto targato Europa come un'accusa diretta ai latori della petizione:
https://www.facebook.com/note.php?note_id=300148303340570

Ma in fondo vale sempre il motto: è la stampa, bellezza!


...e fra pecore, papere e bufale, continuo comunque a preferire lo yak tibetano. :-)
https://www.facebook.com/notes/salviamo-le-corde-di-budello-ita-deu-eng/qualche-chiarimento-sul-regolamento-europeo-alcune-riflessioni-in-merito-a-quest/294196967269037

Nessun commento: